Con l'avvicinarsi della stagione estiva cresce l'attesa spasmodica di turisti e locali per una Via Verde completamente fruibile e priva di interruzioni, ma con essa anche la preoccupazione per un cantiere ancora aperto e dagli evidenti nodi da sciogliere.
E' stato necessario prevedere una perizia di variante per le opere impreviste e per quelle di dettaglio, sulla quale si è incontrato ed ha intrapreso una concertazione operativa il collegio dei tecnici coinvolti.
Al momento, dichiara il presidente della Provincia Mario Pupillo, "Sui tempi per l’ultimazione della Via Verde non posso dare risposte certe se prima la ditta non sottoscriverà la perizia di variante". E ancora: "La stiamo puntualizzando in alcuni piccoli interventi, che ci sono sembrati giuste osservazioni da parte dei tecnici, ma gran parte delle richieste dell’azienda sono state riconosciute. Il Collegio si è impegnato per trovare la giusta misura in tutto. Nella relazione si dice che i lavori devono continuare e accelerare, per rispettare il termine del 30 giugno, che la perizia di variante deve essere firmata dall’Ati di imprese con il cosiddetto atto di sottomissione e che dentro le gallerie si può entrare e dare avvio alle lavorazioni"
E proprio quello delle gallerie resta uno dei punti chiave e più complessi da risolvere: alle perplessità espresse dalla ditta nel merito della loro staticità, hanno fatto seguito le analisi e valutazioni ad opera dei tecnici incaricati dalla Provincia, per i quali non vi sono impedimenti alla ripresa dei lavori.
A questo punto tutto è demandato alla firma di tale perizia di variante. "Se firmerà" conclude Pupillo "l’impresa dovrà allora avviare questa fase finale con tutte le energie possibili e rispettare il termine previsto per la fine dei lavori, il 30 giugno. Se non lo farà, in fondo al tunnel c’è la rescissione in danno dell’appalto. Ma è un’ipotesi che non mi auguro poiché rallenterebbe i lavori".
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