2017

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Al via i cantieri della Via Verde della Costa dei Trabocchi

Il Presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, annuncia l’inaugurazione della cantierizzazione del progetto della Via Verde della Costa dei Trabocchi, l’infrastruttura dedicata alla mobilità sostenibile e dalle enormi potenzialità turistiche per l’intero territorio regionale su cui la struttura tecnica dell’Ente ha lavorato alacremente, superando non poche difficoltà burocratiche. Nella mattinata di sabato 16 dicembre, insieme ai rappresentanti istituzionali e ai portatori di interesse nonché ai tecnici dell’Ente che hanno gestito la complessa procedura e ai referenti dell’impresa affidataria, con una suggestiva passeggiata a tappe si apriranno ufficialmente i singoli cantieri che dal mese di gennaio ospiteranno i lavori di realizzazione della pista ciclopedonale. Gli appuntamenti nei territori interessati dal passaggio della pista sull’ex tracciato ferroviario si snoderanno rispettando i seguenti orari: ore 09.30: Cantiere di Ortona, lato sud del porto turistico; ore 10.15: Cantiere di San Vito Chietino, area ex stazione; ore 11.00: Cantiere di Fossacesia, area ex stazione; ore 11.45: Cantiere di Torino di Sangro, area ex stazione; ore 12.30: Cantiere di Vasto, area ex stazione;

Una spiaggia della Costa dei Trabocchi

Su repubblica.it la Via Verde della Costa dei Trabocchi

Sarà pronta a fine 2019, ma questo era già emerso, la Via Verde del Centro Italia di cui la scorsa settimana si è discusso presso la Camera di Commercio di Chieti alla presenza di interlocutori di caratura europea. A parlare del progetto è stata anche Repubblica.it, in un articolo che ha messo in risalto le molteplici potenzialità di questa Via Verde, adatta a chi vorrà pedalare ma più in generale agli amanti della natura e della cultura.

Lavori sulla via verde

“La trasformazione della ferrovia dismessa in Greenway avverrà nei prossimi mesi, si stima che i lavori saranno completati entro la fine del 2018, ma intanto è già possibile percorrere a piedi, a cavallo e in bicicletta alcuni sentieri costieri a contatto con la natura. Partendo dal Faro di Punta Penna – il secondo più alto d’Italia dopo la Lanterna di Genova – si entra nella Riserva Naturale di Punta Aderci di Vasto e si pedala sullo sterrato accanto alle dune di sabbia, nei luoghi dove nidifica il Fratino, piccolo uccello migratore che sverna nelle zone umide costiere. Meglio utilizzare una mountain bike con forcella ammortizzata per affrontare i saliscendi sullo sconnesso con una buona aderenza sul terreno.

Dopo aver ammirato il panorama dal promontorio di Punta Aderci si prosegue in sella e ci si addentra in un bosco dove il foliage autunnale è nel suo culmine e per terra sono evidenti le tracce dei cinghiali che vivono nella Riserva: il percorso naturalistico è lontano dai rumori del traffico della strada e proseguendo dentro la boscaglia il silenzio viene rotto soltanto dall’attrito delle gomme sullo sterrato o dallo scorrere della catena sui pignoni del cambio. In alcuni punti le piogge lasciano pozzanghere e tratti fangosi, un aspetto che sarà certamente affrontato quando il percorso entrerà a far parte della Greenway, per valorizzare e rendere l’itinerario fruibile tutto l’anno. Usciti dalla Riserva si arriva a Casalbordino, si smonta dalla bici e si prosegue a piedi, camminando lungo il sedime dell’ex ferrovia accanto alla Lecceta di Torino di Sangro. Una bella passeggiata per ammirare numerosi scorci panoramici è quella dalla spiaggia di Vallevò (Rocca San Giovanni) fino al Trabocco di Punta Tufano: poco più di un chilometro che si può percorrere agevolmente con un paio di scarponcini da trekking, in attesa dei lavori di rifacimento del fondo e la trasformazione del sedime ferroviario in pista ciclopedonale”.

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2 giorni di confronto sulla Greenway della Costa dei trabocchi

«Greenway della Costa dei trabocchi, esperienze europee a confronto» è l’evento in programma venerdì 24 e sabato 25 novembre che coinvolgerà i diversi comuni del litorale. L’iniziativa è organizzata dalla Camera di commercio in collaborazione con Legambiente, l’Associazione europea delle greenway e l’Alleanza della mobilità dolce, e con il patrocinio di Provincia, ministero del Turismo e Regione. Alla due giorni partecipano esperti di Spagna, Francia, Belgio e Irlanda per raccontare le esperienze dei rispettivi paesi e fare il punto insieme sulle economie della mobilità dolce e sulla riprogettazione del paesaggio in un’ottica di fruizione e di valorizzazione identitaria. Quattro le tavole rotonde di venerdì 24 per il convegno Da greenway a prodotto turistico di territorio, ospitato nell’Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia: Il Panorama italiano ed europeo, Strategie per l’Italia; I modelli di gestione: opportunità e limiti; I bisogni del territorio. Con gli esperti internazionali, i sindaci della costa dei trabocchi, i presidenti delle Destination Management Company, dei gruppi di azione locale e del FLAG, di Legambiente e Legambiente Abruzzo e dell’Osservatorio delle associazioni sulla Via Verde. Sabato 25 è prevista una passeggiata in bicicletta di otto chilometri, da Punta Penna a Casalbordino, e una camminata di circa un chilometro fino al trabocco “Punta Tufano”, il tutto arricchito di assaggi di prodotti del territorio e della tradizione locale.

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Due giorni sulla costa che passa per Francavilla al mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo, per parlare di mobilità dolce e di greenways d’Italia e d’Europa e per conoscere il percorso della nuova via verde del Centro Italia: la ciclovia dei trabocchi, che correrà lungo una ferrovia abbandonata. Sulla costa abruzzese, infatti, proprio a ridosso del mare, corre la linea ferroviaria che univa la Puglia al nord Italia. Oggi il treno non ci passa più; nel 2005 la linea è stata spostata su un tracciato più interno. Ma il tracciato, con le sue poderose costruzioni realizzate per difendere la strada ferrata dalla forza del mare, i caselli ferroviari e le gallerie, rimane ad affiancare il blu dell’adriatico e il suggestivo sistema dei trabocchi, le macchine da pesca in legno caratteristiche di quella costa. Per valorizzare quella ferrovia abbandonata è nato il progetto della ciclovia dei trabocchi: la riconversione della linea nella prima greenway del centro Italia, un percorso di 42 chilometri dedicato alla mobilità dolce di ciclisti e camminatori e al turismo slow.

Lungo il tracciato che passa per i nove comuni della costa, si possono ammirare tra i paesaggi più suggestivi dell’Abruzzo, come il tratto della Riserva Naturale Regionale Punta Aderci, e diverse testimonianze storiche, tra cui il Castello aragonese di Ortona o l’Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia. Il progetto - che restituisce una parte significativa della fascia costiera a un uso più vicino alla natura e più lontano dalla congestione e dalla insicurezza del traffico - sarà al centro dell’incontro internazionale cui parteciperanno esperti di Spagna, Francia, Belgio e Irlanda per raccontare le esperienze dei rispettivi paesi e fare il punto insieme sulle economie della mobilità dolce e sulla riprogettazione del paesaggio in un’ottica di fruizione e di valorizzazione identitaria. Prevista inoltre una passeggiata in bicicletta di otto chilometri, da Punta Penna a Casalbordino, e una camminata di circa un chilometro fino al trabocco “Punta Tufano”, il tutto arricchito di assaggi di prodotti del territorio e della tradizione locale.